2017 – September – Andre’ gallery – Rome

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MARCO ANGELINI

LUCA COSER

l’essenziale è visibile agli occhi

a cura di Raffaella Salato

 

21 settembre – 14 ottobre 2017

vernice giovedì 21 settembre, ore 19

 

ANDRE’ arte moderna e contemporanea

Roma, via Giulia 175

t 066861875 – m 344 1306387

www.andrearte.it – info@andrearte.it

orario di apertura: dal martedì al sabato,

ore 10,30 -13 // 16,30 – 19,30

 

PRESS

 

http://www.artslife.com/2017/09/21/marco-angelini-e-luca-coser-lessenziale-e-visibile-agli-occhi/

 

http://www.artribune.com/mostre-evento-arte/luca-coser-marco-angelini-lessenziale-e-visibile-agli-occhi/

 

http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=170911

 

http://www.italiaartmagazine.it/marco-angelini-luca-coser-lessenziale-visibile-agli-occhi-cura-raffaella-salato-22-settembre-14-ottobre-2017-vernice-giovedi-21-settembre-ore-19/

 

http://insideart.eu/2017/09/18/lessenziale-e-visibile-agli-occhi-angelini-e-coser-alla-galleria-andre/

 

https://romeartweek.com/it/strutture/?id=1129

 

TESTO CRITICO

“Non sempre le cose sono come sembrano, il loro primo aspetto inganna molti: di rado la mente scopre che cosa è nascosto nel loro intimo” (Fedro)

Contemplando le opere di Marco Angelini e Luca Coser, soffermandosi su ciascuna singolarmente o abbracciandole tutte in uno sguardo d’insieme, la sensazione che si ha è quella di trovarsi di fronte a mondi inesplorati, carichi di significati sottaciuti, ma al contempo pieni e “finiti” nella loro complessità espressiva. La gestione dello spazio, il colore, la materia, sapientemente governati dai due artisti, seppure con mano e sensibilità differenti, danno vita a creazioni che appagano vista ed intelletto, sia per l’armonia delle forme sia per la seduzione dei contrasti: l’essenza tangibile delle opere appare essere tutta lì, sfacciatamente esibita sulla tela, sul legno o sul lino, davanti all’occhio di chi guarda.

“L’essenziale è visibile agli occhi”, dunque… e non ce ne voglia l’indimenticato Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry se nel presentare questa mostra mutuiamo, stravolgendola, una delle frasi più belle e note della favola che lo vede protagonista. Si tratta di una provocazione che vuole esplicitamente stimolare nell’osservatore l’approccio critico, qualificandosi non certo come un’asserzione di natura dogmatica (che, peraltro, non renderebbe giustizia al lavoro degli artisti), bensì come il punto di partenza dell’analisi. Il nostro è un monito, che sottintende in maniera evidente un avverbio di valore limitativo: “(Soltanto) l’essenziale è visibile agli occhi”.

Dietro la superficie delle opere, ciò che accomuna Luca Coser e Marco Angelini è, infatti, la complessità del significato in rapporto al significante. Quest’ultimo, ricco di potenza evocativa, non è che la punta dell’iceberg di ciò che i due artisti intendono comunicare – ognuno a suo modo ed in base al vissuto personale – spesso volontariamente celandolo. Ogni dipinto nasconde una storia, una riflessione profonda sulla natura umana o sul mondo circostante, quando non su entrambe le cose.

In questa costante ricerca, multiforme, complessa e negli anni sempre più sofisticata, Angelini e Coser si rifanno – senza saperlo – ad un denominatore comune: il tema del “doppio”, di origine antichissima ma esploso trionfalmente in età tardo-romantica, da sempre carico di fascinazione e mistero, nonché passibile di infinite declinazioni.

Marco Angelini, che attinge ad una solida formazione personale di matrice sociologica, ama ritrarre l’odierna realtà metropolitana, portando con sé il bagaglio prezioso della memoria. La città, da luogo fisico, diventa anche e soprattutto un rifugio dell’anima, depositaria di memorie, ricordi e aneddoti. Gli oggetti, che l’uomo metropolitano incontra nel suo quotidiano, imprigionano e trasmettono un’essenza per loro intima, trascendendo dal loro utilizzo primario e stereotipato. Angelini, infatti, incastona nelle sue opere oggetti di uso comune che si diluiscono sulla tela per dare un nuovo significato alla realtà, attraverso il recupero più o meno esplicito di un passato che è ancora presente. La memoria e l’attualità sono, quindi, due facce di una stessa dimensione, sono specchio (sdoppiamento, riflesso) l’una dell’altra. La poetica angeliniana, in sostanza, può essere immaginata come un contenitore prismatico, che racchiude nel suo unico spazio interno multiple realtà, o meglio che scompone una medesima realtà in percezioni infinite, chissà quanto concrete e quanto immaginarie. Suggestioni che riportano alla luce gesti, suoni, odori e emozioni. Forme antropomorfe che dialogano con le cose, le interiorizzano e ne sono imbevute, quasi a significare che “ciascuno è figlio del proprio passato”. Ne deriva che l’inizio non è mai la fine e la fine trattiene e contiene l’inizio: il dubbio, il mistero, la domanda sono immanenti, perché – come scrisse Pirandello – “(…) una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere. E non sarà mai una per sempre, ma di continuo ed infinitamente mutabile…”.

Differente ma assolutamente sinergica è la raffinata ricerca condotta da Luca Coser. L’artista trentino lavora sul recupero di sentimenti, immagini, ricordi che appartengono alla sua memoria personale e al tempo stesso a quella collettiva. Attraverso la riproduzione e la successiva – parziale e a volte totale – cancellazione o dissolvenza degli oggetti e dei soggetti protagonisti delle sue tele, egli cerca di definire forme che rimandino ad altro rispetto a ciò che appare: a qualcosa di assente e inconsciamente negato, tuttavia intensamente pervasivo, tanto da incalzarlo e turbarlo di continuo. Il personaggio di un vecchio film, che ha ispirato le creazioni di Coser, giustifica alcune proprie azioni drammatiche affermando con spavento che con lui “corrono i fantasmi”, e l’artista ha spesso sostenuto qualcosa di analogo circa il proprio lavoro artistico. Egli, infatti, è notoriamente attratto dal tema freudiano del “perturbante”: in ambito estetico, sappiamo che si qualifica come una particolare attitudine del più generico sentimento della paura, che si sviluppa quando una persona o una situazione viene avvertita come familiare ed estranea allo stesso tempo (ecco lo sdoppiamento, l’ombra), cagionando angoscia unita ad una spiacevole sensazione di confusione ed estraneità. La vita, nella logica del doppio, del sosia, del replicante, muta di continuo valore – e viene quindi diversamente percepita – nei modi di forma e contenuto. Questo processo inevitabile di mutazione perenne determina, per Coser, una continua ridefinizione dei tratti identitari di qualsiasi soggetto caricandoli di ignoto, di mistero, di estraneità, indipendentemente dalla loro natura, vicinanza, familiarità. Se è vero che “ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessuno” (Mark Twain), Luca Coser indaga sugli sfasamenti d’identità propri dell’Uomo – suoi, prima di tutto – e del mondo che ci circonda, e proprio in virtù di questa riflessione costante vive un’impasse, una sorta di sospensione nel tempo e nello spazio in cui si esprime con vigore la sua ricerca creativa.

In conclusione, l’ambivalenza ineludibile di tutto ciò che ci sembra, ad un primo sguardo, chiaro e compiuto nella sua essenza esteriore, è il tema portante di questa mostra, la prima che vede dialogare assieme il romano Angelini ed il trentino Coser. Un percorso in cui – va da sé – SOLTANTO l’essenziale è visibile agli occhi, mentre infiniti universi interiori e storie possibili ribollono, come magma sotto la cenere, nell’attesa di essere portati alla luce.

Raffaella Salato

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Press release

(translation by Romina Fucà)

 

MARCO ANGELINI

LUCA COSER

 

the essential is visible to the eyes

curated by Raffaella Salato

September 21 – October 14, 2017

Private view: Thursday, September 21, at 19.00

The exhibition theme at the André Gallery in Rome – for the first time a true chance of dialogue between the Roman artist Angelini and the Trentino Coser – is the inevitable ambivalence which derives from everything that would seem to us, at first glance, clear and accomplished in its outer essence. A path where the essential, in its fullness and formal beauty, is immediately visible to the eyes, while the inner infinite universes and possible histories swell like magma under the ashes, waiting to be brought to light.

The title of the exhibition is inspired by a remarkable phrase from Le Petit Prince, the famous work of the French writer de Saint–Exupéry, by deleting the suffix in and replacing it as a provocation: this helps in stimulating a critical approach in the observer, qualifying it not as an assertion of dogmatic nature (which would not, however, render justice to the work of the two artists), but rather as a starting point of analysis. Our warning is clearly one includes an adverb of limiting value: “(Only) the essential is visible to the eyes.”

The exhibition, curated by Mrs. Raffaella Salato, comprises 14 artworks, 7 by artist, realized between 2015 and 2017, many of them unpublished and all on the theme of the “double”: double for Marco Angelini as a dialectic between memory and present, in–between the daily use of the object and its evocative sublimation of a still–present past; double for Luca Coser as the shifting identity of the man and the world around, which gives rise to an unconsciously denied always latent and urgent, according to the Freudian feeling of the “disquieting.”

Behind the surface of the artworks, thing is shared both by Coser and Angelini – for the first time together in a unique exhibition that meets emphasis on their analogies and at the same time intensifies each artist’s specificities – lays the complexity of meaning with reference to the signifier. This latter, full of evocative power, is at the top of the iceberg that the two artists intend to communicate – each in their own way and according to their personal experience – often deliberately concealing it. Each artwork is a story, a deep reflection on the human nature or its surrounding world, when not on both.

ANDRE’ Modern & Contemporary Art

Address: Via Giulia 175, ROME

Phone: 06 6861875 – other phone 344 1306387 – www.andrearte.it – ​​info@andrearte.it

Opening hours: Tuesday to Saturday, 10.30 – 13 / 16.30 – 19.30

 

 

 

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