Le sei opere a tecnica mista su tela realizzate da Marco Angelini nel 2016 appartengono alla serie Cosmos, un ciclo che già nel titolo rivela la sua tensione verso l’universale.
Il termine Cosmos (o kosmos), di origine greca, è stato assorbito in molte lingue del mondo, tra cui l’italiano cosmo. Il suo significato originario rimandava all’idea di “ordine”, in particolare a quello attribuito a un esercito schierato in battaglia. Questa nozione, legata alla disposizione armonica e alla struttura, è stata in seguito traslata al cielo stellato, fino a designare l’ordine e l’armonia della volta celeste.
Con il passare dei secoli, il concetto si è ampliato e trasformato: oggi la parola Cosmo viene comunemente utilizzata come sinonimo di universo, evocando tanto l’immensità dello spazio quanto il mistero delle sue leggi invisibili.
In questo quadro semantico si collocano le opere di Angelini, che traducono la riflessione filosofica e simbolica in un linguaggio visivo. Ogni tela appare come un frammento di quell’universo ordinato e al tempo stesso enigmatico, un tentativo di dare forma plastica a ciò che eccede l’esperienza quotidiana.
L’opera Ordine ha avuto un ruolo particolare all’interno della serie: è stata infatti esposta, nel 2024, presso la galleria Test di Varsavia, nella mostra Sublimazione, curata da Jan Kozaczuk. In quell’occasione il lavoro è stato presentato insieme a un’altra tela, significativamente intitolata Universo, rafforzando il dialogo tra la ricerca artistica e il concetto di totalità cosmica.
Le altre quattro opere che completano la serie portano titoli altrettanto evocativi: Stelle, Galassie, Materia ed Energia. Queste denominazioni, quasi archetipiche, non solo guidano lo spettatore verso un immaginario astronomico, ma suggeriscono anche i legami profondi che uniscono la dimensione fisica e quella metaforica del cosmo. Così, le tele di Angelini diventano non semplici rappresentazioni, ma spazi di meditazione visiva, nei quali l’ordine originario evocato dal termine greco si traduce in ritmo, equilibrio e tensione poetica.
[ Read less ]