Con Silenzio Gravido presento una serie di opere in tecnica mista su tela che nascono da un bisogno di sospensione, di ascolto e di concentrazione.
In esse il bianco diventa spazio illimitato, luogo di assenza e allo stesso tempo di possibilità.
Dentro questa apparente quiete ci sono “cose” in movimento che cercano ordine ma che parlano sottovoce.
Quello che mi interessa non è descrivere il mondo, ma trasformare in immagini emozioni, pensieri e oggetti del mondo.
L’intenzione è creare un silenzio che non sia vuoto sterile ma spazio fertile, gravido di nuove possibilità. Uno spazio di misura, concentrazione, equilibrio.
Il colore giallo rappresenta le scintille dentro un contesto silenzioso, aperture che collegano intimità e mondo.
In queste tele cerco una compostezza che non è immobilità perché lascia intravedere la possibilità di nuove trasformazioni.
Per me l’arte è questo: un processo continuo di di rielaborazione del reale.
Marco Angelini
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